di Selva (Michele Galasso) da YanezMagazine

 

Il Manifesto Ecosessuale porta le firme di due attiviste americane: l’artista Elizabeth Stephens e la sua compagna e moglie Annie Sprinkle, ex lavoratrice del sesso e porno star newyorkese. Celebrato allora con diversi loro colorati happening di sensibilizzazione, il movimento punta fondamentalmente ad un radicale cambio di prospettiva nei paradigmi che ci vedono oggi in un rapporto con il Pianeta Terra che è quello fondamentalmente di suoi utenti o, ancor peggio, proprietari. E se invece di vederla come un oggetto, ancor più che come nostra madre vedessimo Gaia come una nostra amante?

Per spiegarlo, SerenaGaia parla di Meta-amori. Mettiamo che io sia innamorato di Michele e che anche Gina sia innamorata dello stesso Michele; allora io e Gina saremmo meta-amori, ovvero ci ameremmo per interposta persona. Se amiamo la stessa persona forse abbiamo qualcosa che ci accomuna, e forse potremmo perché no amarci a nostra volta. Ma c’è di più. Gina potrebbe riuscire a dare a Michele qualcosa che io non so dargli, e altrettanto potrei fare io. Se io amo veramente Michele e voglio il suo bene dovrei quindi essere contento che Gina provveda a renderlo felice dove io non posso arrivare. Questo, accettando il poliamore, semplificherebbe la vita e farebbe bene a tutti e tre. Io, Gina e Michele saremmo uniti da un’energia di amore, rispetto e attenzioni al bene dell’altro che ci accomunerebbe tutti. Su queste basi potremmo costruire un rapporto sano e proficuo. Io e Gina potremmo anche affezionarci l’uno all’altra, mentre ci prendiamo insieme cura di Michele.

Ebbene da questo punto di vista noi tutti, quindi, siamo meta-amori. Se immaginiamo che la terra sia nostra amante, ci rendiamo conto che nessuno può reclamarla tutta per sé, e diventiamo consapevoli che tutti e tutte comunque già condividiamo un partner che amiamo e di cui abbiamo bisogno. Tutti gli esseri umani, le piante, gli animali, le spore: tutti co-amanti, innamorati della stessa Gaia Terra. Tra l’altro non essendo più nostra madre, non potremmo neanche continuare a dare per scontato che Gaia ricambi sempre il nostro amore: dovremmo invece da bravi e attenti amanti prenderci costantemente cura di lei, rinnovare le nostre promesse e farle sentire ogni momento quanto è vivo il nostro amore nei suoi confronti.

Dalla Natura, nostra nuova partner, potremmo poi imparare molto sull’amore. L’ossigeno, che le foglie ci donano, passa dalle mie narici a quelle di un insetto e poi torna nelle narici del mio vicino. Il sole scalda tutti indistintamente: belli, brutti, simpatici, antipatici. Gli alberi e le piante mettono in mostra i loro apparati genitali ricoprendo il mondo di colori, odori e bellezza. Le fusa dei gatti sanano il nostro organismo: loro godono, e il loro godere emana onde che armonizzano i nostri circuiti. Amare, amarsi e provare piacere – pensare a sé e all’altro, scopriamo, sono cose che non necessariamente si escludono a vicenda.

Altro insegnamento fondamentale ci viene ad esempio dai bonobo. Con una struttura matriarcale, questi primati hanno fatto del sesso la chiave della loro organizzazione sociale, laddove questo serve anche a sanare e risolvere i conflitti. Tra partner molteplici, del loro stesso sesso o di un altro sesso, con una grande fantasia erotica persino giocosa. Se guardassimo a quello che alcuni considerano un gradino meno evoluto della catena, potremmo forse invece imparare qualche buon trucco su come tornare a vivere in modo meno involuto.

I Nativi Americani sono soliti iniziare le loro cerimonie e le loro riunioni in cerchio con una celebrazione: “a tutte le nostre relazioni”. Siamo connessi con cielo, stelle, terra, antenati, animali, piante e tutto questo dando e ricevendo al contempo. Mitakuye Oyasin (tutto è connesso) ripetono come un mantra i Lakota Sioux: questo è il loro modo di pregare e rendere grazie. “A tutti i nostri amanti,” potremmo dire: perché amo i miei nonni, e so che loro mi amano; le piante e le colline che ho attorno; le mie cellule e i miei batteri; siamo tutti connessi da questa calda onda energetica di reciproco amore.

quest’articolo continua la settimana prossima con Ecosessualità 3/3 – un mondo più coccoloso

vedi anche Ecosessualità 1/3 – incontro con Gaia

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