Sento nell’aria l’aumento dei contagi. Lo leggo nei giornali. Vedo poche facce per strada.
Cosa faccio?
Respiro profondamente e dico al mio ecosistema personale che è ben calibrato, ben preparato per affrontare quello che ci sarà.
Decido di non penalizzare la mia vita sociale nè quella delle altre persone che apprezzano compagnia umana, e la mia in particolare.
Dico alla paura di andarsene e nel cuore, nei miei polmoni invoco il coraggio.
Rispetto chi decide di proteggersi e appartarsi più di quanto non ritengo io di farlo.
Apprezzo chi è sintonizzato su un calibro simile al mio e con la sua presenza mi porta salute e felicità, questo combo magico!
Apro la mia scatola dei rimedi naturali e integratori alimentari che ho adottato vari decenni fa per sfuggire alle tirannie del “big pharma.”
Trovo quello che è più raccomandato per attutire l’effetto del Covid, se per caso dovesse arrivarmi.
Ne prendo un po, per scaramanzia, come diceva mia madre, per effetto placebo, perché magari sono anche efficaci, non si sa mai.
Mi dico: Serena è ben assortita la tua gamma.
Vitamina C e D, per melanina, luce ed energia.
Zinco, per attutire il virus.
Quercetina per mantenere ben fluido il sangue.
Lattoferrina, perché nei e nelle bambine è abbondante e a loro il covid non gli fa un baffo.
Echinacea perché l’influenza non abbia presa su un buon sistema immunitario.
L’idrossiclorochina ce l’ho e non la prendo perché senza sintomi non serve a niente, pur essendo una medicina che in piccole dosi è assai tollerata, in uso da più di 60 anni per la malaria.
Le saggezze alla base di molti di questi rimedi sono secolari, a volte millenarie. I loro effetti sono stati studiati dalla STORIA, SCIENZA DEL PASSATO e ARTE di saperlo apprezzare.
Perché non crederci?
Perché non affidarcisi?
Perché non beneficarne?
Tutto questo costa poco e non crea allarme.
Io mi sento più tranquilla con le esperienze indigene, antiche ed ancestrali che con le ultime invenzioni delle case farmaceutiche con capitale appartenente ai nuovi super ricchi dell’epoca digitale.
I monopoli possono essere fatali, e mi pare che con i rimedi naturali il margine di errore, il rischio, l’incognita degli effetti secondari sia molto più minimizzata.
Questa lista l’ho messa insieme da varie fonti di esperti in medicina naturale, coloro che si assumono la responsabilità di dire che le malattie, incluso il Covid, sono curabili, e poi lo fanno, cioè aiutano la gente a riprendersi, a guarire, a prendere cura di sé stessi/e ed altre/i.
Mi piacerebbe che queste informazioni fossero più divulgate.
Mi piacerebbe leggere speranza nei titoli dei giornali, e non solo apocalittica sensazionalità.
E così faccio qui nel mio piccolo quello che spero si faccia anche in più larga scala.
Grazie per l’ascolto. Spero sia utile.
Buona salute e buona felicità.
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aka Serena Anderlini-D’Onofrio, PhD
Erstwhile Professor of Humanities and Cinema at UPRM Convenor of Practices of Ecosexuality: A Symposium
Fellow at the Humanities Institute, University of Connecticut, Storrs (2012-13) Project: “Amorous Visions: Ecosexual Perspectives on Italian Cinema”
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